George Simmons è un attore comico di successo, viziato e con una totale assenza di vita sociale. Un giorno scopre di avere una brutta malattia allo stadio terminale, con solo l'8% di possibilità di guarigione, decide quindi di sfogarsi esibendosi gratuitamente nel teatro dove aveva cominciato la sua gavetta. Lì incontra un attore amatoriale, Ira Wright, un ragazzo semplice che lavora in una tavola calda e che convive con due amici anche loro aspiranti comici. Il suo talento alle prime armi lo affascina e decide di fargli da maestro e di offrirgli un lavoro come suo assistente.
Il film trasmette molte emozioni, varia dal clima drammatico e commovente a quello completamente frivolo e comico, c'è una bella trama, ma la durata del lungometraggio lo fa risultare a tratti pesante. In conclusione non è un film da bocciare, in questo contesto si può ammirare un interpretazione di Adam Sandler più ricca di sfaccettature, che mette in luce la sua bravura e la sua capacità di essere un attore completo.
Il film trasmette molte emozioni, varia dal clima drammatico e commovente a quello completamente frivolo e comico, c'è una bella trama, ma la durata del lungometraggio lo fa risultare a tratti pesante. In conclusione non è un film da bocciare, in questo contesto si può ammirare un interpretazione di Adam Sandler più ricca di sfaccettature, che mette in luce la sua bravura e la sua capacità di essere un attore completo.
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